[AVVISO: CONTIENE MATERIALE ALTAMENTE AUTOCELEBRATIVO]
L’1 agosto si è conclusa la serie youtube Parma in Palafitta.
La serie youtube che mi ha visto protagonista negli ultimi due anni con un minivideo di un minuto circa al giorno ha messo online l’ultimo episodio!
Una serie nata per voler creare un diario di bordo della mia prima importante esperienza di vita in solitudine, lontano dalle mura domestiche ed iniziata con “Lo sbarco“, la puntata numero 1 il 5 settembre 2012, e che poi è cresciuta, si è sviluppata e mi ha regalato molte belle soddisfazioni, che proverò a condividere un po’ con voi!
Direi di partire un po’ con i numeri (l’animo ragionieristico si fa sentire subito), e devo dire che la costanza di caricare online un video al giorno, fino ad arrivare a 662 (con rammarico per i satanici), è stata premiata con 50.000 visualizzazioni arrivate da un pubblico per la maggior parte coetaneo e di sesso maschile (ahimè, donzelle solo per il 27% delle view/ e no, io non faccio statistica), che quotidianamente ha guardato, condiviso e apprezzato le diverse puntate (i valori nell’immagine sono per mese).
Un bel ritorno dunque, di certo non da stadio, ma percepito nei piccoli commenti di amici e persone a me vicine che effettivamente sapevano ciò che mi succedeva nel quotidiano, e nella curiosità di altre, chi per l’appunto si affacciava per la prima volta a questa serie, che si (mi) domandava “ma di cosa parli?”, “perchè lo fai?”, “che forte”…
Ho parlato di ciò che mi andava, per tutte le 662 puntate non mi sono mai preparato un discorso, ma ho improvvisato, sempre (a parte quelle speciali), all’accendersi del rec rosso sull’iPhone, fedele compagno di viaggio.
Altre soddisfazioni di questa serie, beh, l’articolo uscito sulla Gazzetta di Parma che mi ritraeva come personaggio della settimana, l’opportunità di allenare il mio inglese con i video dalla city e quindi riuscire a parlare con naturalezza (più o meno spigliata) di argomenti vari, riuscire a mostrare i posti in cui sono stato in questi due anni e quindi Parma in primis, ma anche Rovigo, Londra, Avellino e la costiera amalfitana, Dubai, Oslo, condividendo con chi era davanti ad un display alcune belle cose viste e scoperte qua e là. Il sapere di persone che si interessavano a cosa “avessi fatto oggi”, il raggiungimento di traguardi, che se guardati a priori sembravano (e sembrano tutt’ora) impensabili e fuori da ogni logica.
Poi che dire, beh, di certo bisogna citare che ho avuto una parodia, anzi no, due parodie (la seconda non riesco a linkarla, ma era di Marcello Zeppellini), ho creato un lip sync video, disegnato una maglietta celebrativa in occasione dei seicento video di cui ci sono 15 modelli unici in giro per il mondo, riuscito ad inserire nei miei video persone che non volevano comparire davanti alla telecamera e farne parlare di altre. Sono riuscito a lasciare nel cassetto imbarazzi e vergogne tipiche di chi parla da solo con un telefono in luoghi pubblici, imparando ad improvvisare e a trovare argomenti interessanti (più o meno) ogni giorno, intrattenere un pubblico.
“Se anche le views vanno ad 1 continuerò, perché vuol dire che almeno per una persona questo video ha avuto valore”.
Se dovessi riguardare tutte le 662 puntate (prima o poi affitterò un cinema e farò la Parma in Palafitta maratona, sappiatelo), così, in un slancio di sintesi finale, potrei dire che in questi due anni di me avete saputo:
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