Non capisco perché, ma finisce sempre così.
Buonasera a tutti intanto, dimenticavo le cordialità, ma questo par’essere un trend comune al giorno d’oggi.
Comunque sia, mi stavo lamentando poiché ogni talvolta che finisce un film resto sempre con l’amaro in bocca.
“E vissero felici e contenti”: è questa la frase di chiusura che da sempre accompagna l’ultima pagina del libro, e congeda il pubblico.
Il problema è che io mi son sempre posto una domanda: che succede dopo?
Mi sono assorbito un paio di orette di film, o magari più di qualche giorno per i libri, tra intrecci narrativi e snodi delle diverse misure, momenti in cui tutto filava liscio e attimi in cui avrei voluto non essere il protagonista, e quando finalmente arriva il momento in cui tutto va come avevi sperato e immaginato, tutto il megaintreccio si srotola, basta, finisce la storia.
Eh no.
Secondo me dovrebbero continuarla un altro po’. Almeno dirmi come andranno le cose in futuro.
Alcuni registi lo fanno, tra i titoli di coda, raccontano un po’ come sarà per i protagonisti del film il futuro; ebbene sono convinto che dovrebbe essere una prassi più diffusa.
Lo so, c’è l’immaginazione dello spettatore da tener conto, ma qualche indirizzamento, si sa, è sempre apprezzato, sopratutto per non far alzare il pubblico dalla poltrona con l’amaro in bocca.
Saluti.
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