Vi siete mai chiesti perché se amate vestirvi bene, vi piace anche cucinare?
[Non è vero, spari un sacco di cazzate su ‘sto blog, ora ti denuncio alla polizia postale]
La riflessione che vi sto per raccontare [ma che me frega, dal titolo sembrava tutta un’altra cosa, chiudo] è nata credo dall’aumento dei dentro/fuori da negozi per via dei saldi e della caccia all’affare, unita alla costante spesa alimentare settimanale, ed alla crescente passione per la cucina, come dimostrano gli ultimi due video (uno e due) [una sintassi da paura ‘sta frase, bravo].
In ogni caso, oggi vi racconto di come il guardaroba in camera, sia poco diverso dal frigorifero di casa [ma che razza di armadi hai in camera tua?].
Perché abbinare tra loro vestiti, colori, e tessuti, in fondo è come unire insieme ingredienti per creare ricette, piatti gustosi e soprattutto, raccontare se stessi [vestiti con i pomodori, poi ne riparliamo].
Forme di espressività, molto spesso come vestiamo dice più di noi di quanto non crediamo, ovviamente con le dovute attenzioni (si, noi maschietti fashionisti siamo tutti superficiali/che arroganza con quel noi) [e quindi basta che uno sbagli le scarpe ed è fuori? ma voi siete tutti sbagliati].
Allo stesso modo, cucinare per sé stessi, o per qualcuno, può dare molte informazioni sui nostri gusti, ma non solo.. [eh no: se prepari ostriche con peperoncino ad una al primo appuntamento, non sei proprio il maestro della dissimulazione].
Se ci pensate bene, questo binomio si rivela nel suo massimo (ed ora in avanti non potrete più fare a meno di notarlo, e quando ci penserete, penserete a dove l’avete letto, ossia su Siro Industry, e quindi sto involontariamente generando una pubblicità subliminale che ha effetto su chiunque stia leggendo questo post) al momento della scelta di un capo d’abbigliamento o mentre si fa la spesa [un genio].
In entrambi i casi infatti, quando si deve scegliere un elemento, si pensa rapidamente a tutto ciò che si ha in casa con cui potrebbe abbinarsi: se è un paio di scarpe saranno tutti i vestiti, pantaloni, borse, cappotti, accessori, mentre se è un particolare tipo di formaggio, questo varrà per le verdure, i primi che si possono creare, e via dicendo [bah, io sono per gli acquisti di impulso: quello che mi piace compro].
Gli outfit, come le ricette, possono venire dei capolavori mescolando elementi a caso ed improvvisando, e rivelandosi totali disastri nonostante attenzione e cura.
Quello che però i grandi chef ci hanno mostrato (e chi guarda Cracco lo sa) [e chi è Cracco?], è che da un lato la semplicità e la cura dei dettagli sono fondamentali per riuscire, e dall’altro che a volte l’ispirazione è da seguire, sia in cucina, che davanti allo specchio.
Cercate solo di non esagerare a tavola, altrimenti i vestiti nell’armadio saranno tutti da cestinare! [battutona conclusiva proprio, neanche Mr. B avrebbe saputo fare meglio].
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