Mi piace guardare la pubblicità, a volte inconsapevolmente faccio zapping e mi fermo nei canali in cui c’è la pubblicità.
Trovo che in quei 30 secondi si possa raccontare storie emozionanti, far vivere passioni, gioie, dolori, ed infine pubblicizzare il proprio prodotto/servizio in modi creativi, fantasiosi.
Pubblicità da Superbowl, da Cannes (sapete, oltre a quello per i film, c’è pure il concorso per le pubblicità) o semplicemente da consumatori.
Non è sempre detto infatti che uno spot pluripremiato sia efficace anche per il pubblico target, per i consumatori. Molto spesso infatti, l’estrosità degli artisti che ideano e realizzano gli spot va oltre il puro scopo di vendere, rafforzare il brand, ma si perde verso virtuosismi premiati dagli esperti del settori, ma non sempre colti dal pubblico a casa.
Come sempre è il giusto mix che secondo me premia lo spot ideale, in quanto se si riesce ad ideare qualcosa di comprensibile non subito, ma magari alla seconda o terza visione, si crea un effetto per cui la storia raccontata dalla pubblicità diventa essa stessa argomento di discussione, di dibattito tra le persone, facendone parlare sia di essa, che del prodotto.
Oltre a ciò, contribuisce a dare un forte senso di gratificazione alla persona che coglie il doppio senso, o il messaggio che viene mandato in secondo piano, una volta capita la pubblicità stessa.
Ci sono tantissime tecniche per ideare spot interessanti, coinvolgenti, ma quello che più premia è il clouster di comportamento tramite il quale il consumatore si rispecchia nella pubblicità, un sentimento forte (felicità, gioia, passione..) e un destino che è lo stesso sognato da chi guarda lo spot.
Accendendo la TV in questi giorni, ho trovato diversi spot che seguono questa traccia.
Nonostante lo facciano in modi diversi infatti, questi due spot racchiudono le stesse dinamiche.
Guardare per credere.
Estremamente belli entrambi: per due target diversi, con due sentimenti chiave diversi, ma con la stesso obiettivo: far immedesimare lo spettatore nel personaggio e dargli un destino che è ciò che vorrebbe!
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