Puntuali e colorati, quasi come un orologio Swatch, rieccoci all’appuntamento settimanale con Siro Industry. Con l’inizio di Novembre ormai, siamo entrati nel lato oscuro di ogni anno dove il marrone che era tendente all’ocra, si sposta verso tonalità più grigie, e ahimè più invernali.
Ma non perdiamoci d’animo. Anche oggi, tre argomenti, tre spunti su cui riflettere e lasciare un’idea, dire la propria opinione.
L’erba del vicino è.. bruciata.
Partiamo subito in quinta, tralasciamo il riscaldamento, e lanciamoci subito in un comportamento oggigiorno assai frequente nella nostra società. Ultimam
ente infatti, mi sono accorto che molte persone hanno un vizio: tendono a sparlare, a denigrare, a sputare sulla vita, situazione altrui, dal privato, all’ente in generale, quasi a voler far piccole altre realtà concorrenti per aumentare (forse) lo spessore della propria. Un comportamento assai stupido, in quanto ognuno farebbe bene a fare il suo, testa in sacco, e imparare dagli altri, più che voltar loro le spalle. Ma molto spesso, tra il dire e il fare, il passo non è poi così semplice..
Che croce.
Passiamo ora ad una questione di attualità, sto benedetto Crocefisso, lo lasciamo o no? La società e fb soprattutto, sembrano avere molto a cuore questo problema dato che nascono gruppi, discussioni e quant’altro; e dato che ho questo spazio, vorrei pure io dire la mia.
Nella scuola e tradizione italiana, il crocefisso è un simbolo del nostro Paese; indipendentemente dal livello di integrazione che si voglia far emergere, esso fa parte di noi, della nostra crescita, come per i musulmani i vari burka. Quindi ciò fa colle
gamento ad un problema ben più grande:
globalizzazione reciproca con accettazione e una laicità comune e concordataria in all over the world, oppure salvaguardia delle tradizioni, come beni in via d’estinzione. Questa è la vera questione, la stessa che poi mette i vari McDonald’s contro le osterie..
Leader di fatto?
E per finire, uno studio prettamente sociale.
Un’osservazione sui vari gruppi sociali, compagnie, consigli che si creano, all’interno dei quali si denota solitamente un leader, un trascinatore: colui che sembra avere in mano il timone del gruppo. La domanda è questa, vi siete mai accorti quanto le figure leader siano quelle che in fin dei conti decidono sempre meno con la loro testa, mettono meno in atto la loro volontà, al fronte di un consenso ricercato nelle persone? Quindi leader chi è, colui che ha il timone e segue il suo istinto, o chi si fa portavoce del volere altrui, si fa benvolere, e diminuisce la sua influenza all’interno del
gruppo stesso?
Saluti.
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