— Siro Industry

Archive
October, 2011 Monthly archive

Avete letto bene sì!
Il titolo la dice tutta: smatphone, iPhone, Blackberry: pare che chi non ne possegga uno sia per forza escluso dal mondo social della comunicazione web.

Se poi mettiamo il caso, foste riusciti a procurarvene uno (in maniera più o meno lecita), le tariffe per la connessione ad internet (dato che il wifi libero profuma molto di unicorno) sono il secondo ostacolo da superare: non sempre si è disposti a sborsare altri quattrini ai colossi della telefonia  per un servizio che magari si ha già a casa.


Che fare allora? 
Il caso di oggi riguarda Twitter: noto social network dallo stile basic, 140 caratteri a disposizione per esprimere tutto di noi stessi ed altri 140 per essere sempre aggiornati sul mondo.
Il presupposto però, è che ci sia una connessione web, wap e che si possa quindi accedere ad internet.

Ed invece no!

I nostalgici del 3310 quindi (o 3330) possono rispolverare il vecchio cellulare, e riuscire a twittare e ad essere informati su ciò che accade attorno a loro, usando semplici e cari SMS!

Andando infatti sul proprio profilo twitter>impostazioni>mobile sarà possibile settare una serie di impostazioni per configurare il proprio telefono e farlo diventare, improvvisamente, più smart di prima!

Nessuna connessione sul telefono, ma un semplice sms (a tariffa normale, quindi gratis per chi ha una sorta di piano sms free) per rimanere all’interno del mondo social, e aggiornare coloro che ci seguono su quanto ci accade!
Ma non è tutto: si può persino ricevere aggiornamenti dei propri following, messaggi privati, e tante altre funzioni ancora, il tutto con un sms!

Andate e provate!
Saluti

Read More

E così si è concluso anche un altro contest di cui avevamo già parlato tempo fa.
Vi ricorda qualcosa la frase Luck is an Attitude?

Era il pay-out della campagna Martini Kisser per trovare il baciatore d’Italia e farlo diventare nuovo protagonista delle future pubblicità Martini!

Ebbene dopo numerosi provini e selezioni, il vincitore è stato Yuri Buzzi!
A lui quindi il contratto e i 150’000 € come premio, oltre alla possibilità di baciare 10 bellissime top model!
Una bellezza molto mediterranea a richiamare il concetto del ragazzo semplice, a modo e composto, che abbandona il centro estetico e il narcisismo assoluto per mostrare semplicità, stile e simpatia.

A noi piace!

Per altro vi lascio il video sintesi di tutta l’esperienza Martini e provate a fermarvi al minuto 1.37 , guardate un po’ chi c’è! 🙂

Saluti!

Read More

Questa notte alle 23.59 sono scaduti i 10 giorni per votare il vostro outfit preferito su
Stile Libero Contest!
Ebbene, dopo oltre 700 manifestazioni di preferenze, un coinvolgimento che ha avuto un bacino d’utenti dai 14 ai 50 anni, di tutte le zone del nord d’Italia, siamo lieti di annunciarvi il vincitore.

Ha vinto lui quindi, Francesco Cartabia, la prima edizione dello Stile Libero Contest, organizzato, ideato e creato da Siro INdustry e Cool Never Hide!
Uno tra i più giovani del contest, va a lui il premio targato 33VIANGELI!

Con lui però, vince anche il contest (dal punto di vista metaforico ovviamente, quindi non chiedete premi) tutta una schiera di ragazzi, nativi digitali, cresciuti con il web a portata di mano e che hanno saputo recepire ed interpretare perfettamente lo spirito del contest e che, disinibiti, hanno votato e commentato la propria preferenza, il proprio rappresentante.

Una classe, quella del futuro, che con il pollice incollato allo smartphone testimonia come sempre più la nostra vita reale, sia legata a quella digitale e quindi stay tuned, sempre!

Saluti

Read More

Ormai ci conoscete!
Quando ci sono delle iniziative che profumano di web e di comunicazione, noi cediamo al fascino.
Ecco perché siamo lieti di fare (per quanto ci è possibile) questa lieta marketta agli amici di
ROVIGO DUEPUNTOZERO.

Avete letto bene sì, quella piccola cittadina immersa nella nebbia e dimenticata da tutti salvo per le giornate di rugby e l’ottobre in fiera (riduttivo ma piuttosto veritiero), sta provando ad emergere, ed a diventare 2.0 per l’appunto.

Come molti sapranno infatti, 2.0 è sinonimo di multimedialità, di web, di condivisione ma soprattutto di partecipazione! Infatti è da qui che una schiera di giovani colti ed ispirati vogliono far decollare questo progetto. Una voglia intrinseca di partecipazione e condivisione, da far provare sin da subito.
Dal primo appuntamento.
Vi consiglio quindi di partecipare alla puntata zero!
Ci saremo anche noi di Siro Industry a dare man forte a questo progetto!

Saluti

Read More

Nuovo post, e nuovo argomento.
Saltiamo i preliminari ed andiamo dritto al sodo?
Benissimo, oggi si parla di nonnismo e bullismo.

É assai strano pensare che il tempo possa trasformare un concetto chiaro, ben noto ed accettato da tutti in qualcosa denunciato e combattuto dalla massa.
Fino a qualche decennio fa infatti, era naturale che i più vecchi, gli anziani del gruppo, i più maschi prendessero in mano la situazione e tramandandosi da una generazione ad un’altra un invisibile testimone di potere imprimessero sui nuovi arrivati azioni di bullismo e prepotenza.
A quello più grande infatti andava riservata l’ultima fila in corriera, la doccia negli spogliatoi, bisognava portare un rispetto quasi sconsiderato, e soprattutto, se si era in qualche modo calpestati o derisi, bisognava star zitti e basta, pena una continua e più intensiva particolare attenzione.

Oggi invece, con l’avvento delle tecnologie, della sdogmatizzazione di molti tabù, e l’emancipazione dei più deboli, la situazione si è ribaltata!

Forse un po’ per causa di questo mondo virtuale in cui anche un nerd con brufoli e gobba può alimentare il suo ego e farlo crescere attraverso comunity a lui dedicate o giochi di ruolo in cui possa sentirsi protagonista, l’atteggiamento di forza bruta manifestato dai detentori del testimone di cui sopra, sembra essere diventato un fatto stupido, da denunciare, e punire.
D’altronde c’è da dire che già da un po’ il mondo cinematografico ha iniziato a strizzare l’occhio agli emarginati, ai presi in giro, ed ai derisi che da Pausa Merda in American Pie a Sheldon e Leonard di The Big Bang Theory, hanno saputo riscattare il loro ruolo di loser, per diventare sempre più ammirati dalla folla, tanto da riuscire a mettere in secondo piano il quarterback di turno.

Una tendenza questa, che segue un processo di democratizzazione dei popoli, sovvenzionato in larga parte dal web che mette in risalto l’uguaglianza di tutti, e tende a preferire il cervello al bicipite.
Se per secoli è stata la forza bruta il presupposto per conquistare fanciulle ed essere qualcuno nella società, pare che oggi la rotta si stia invertendo, lasciando qualche chance in più anche al debole di turno.
Attenti playboy: meglio rinunciare all’abbonamento in palestra per questo mese, e comprarsi un libro in più se non si vuol perdere donna e reputazione!

Saluti.
[ringrazio per le segnalazioni e le correzioni Marco Andreotti]

Read More

Arrivata la sera, TV e divano diventano i migliori amici per il proprio relax (magari accompagnati dal pc), e mentre si fa zapping alla ricerca del programma o del film giusto, ci si imbatte nell’immancabile pubblicità.

Sicuramente sarete inciampati nei nuovi spot della TIM che da qualche mese cercano di ripercorrere la storia d’Italia in modo ironico ed originale.

Tra i protagonisti troviamo Neri Marcorè, Bianca Balti e pure un Gigi Proietti d’eccezione che unendo patriottismo e comicità tentano di rilanciare la brand image di TIM che già da un po’ di tempo non militava in buone acque, e che dopo il passaggio di Belen si è ritrovata affogata del tutto.

Un rilancio che a mio avviso sta avendo ottimi risultati confermati dal numero di visualizzazioni dei video su YouTube e dalle relative condivisioni, oltre che all’opinione generale che si legge sul web.

Quel che sta alla base del successo di questa campagna pubblicitaria è l’eliminazione del concept di donna-oggetto-immagine per spostarsi verso la simpatia, patriottica ed innovativa ben presente in ogni spot.
Più creatività, meno cliché e la ricerca di aumentare e sviluppare i contenuti a 360° spostandosi anche nei social network, evidenziandone i link anche sugli spot televisivi, e richiamando lo spettatore ad un approfondimento e ad una condivisione sul web.

D’altronde dall’altra parte della cornetta (passatemi la metafora) gli altri operatori mobili sono ben armati in termini di comunicazione, strizzando l’occhio agli amanti del calcio e puntando sempre sul sorriso, facile e di comodità, in una parola: la metapubblicità.

E voi che ne pensate? Preferivate il buon De Sica o preferite viaggiare tra romani e indigeni con Marcorè?
Saluti.

Read More